Info

Un artista in famiglia

Spettacolo di Fine Corso Junior
di Federica Bisegna

con

gli allievi della compagnia
Costumi e Testi - Federica Bisegna
Regia e Scena - Vittorio Bonaccorso

Note di regia

 “Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.”

(P. Picasso)

La fine di un’esperienza non è mai veramente la fine, anzi, è l’inizio di un percorso che lascerà in noi un segno tangibile per il resto della nostra vita. Così è per la preparazione degli spettacoli di fine corso degli allievi: le gioie, il divertimento, i sacrifici, le speranze, le paure, le delusioni, le soddisfazioni sono tutti ingredienti fondamentali per cogliere pienamente l’importanza del gruppo e del fare teatro. Anche quest’anno, così come abbiamo fatto in una stagione precedente, puntiamo sulla scrittura originale di alcuni dei nostri allievi Senior (Sara Cascone, Andrea Di Martino e Paolo Lanza, Lorenzo Pluchino) che hanno la capacità di inventare storie poi adattate e rielaborate per la scena da Federica Bisegna. Quante volte da bambini ci hanno domandato “cosa vuoi fare da grande?” e tutti abbiamo sicuramente risposto citando i più svariati mestieri: l’astronauta, il calciatore, il pilota di formula uno, l’artista, ecc. E così abbiamo dato ai nostri provetti drammaturghi un  tema: la scelta di un ragazzo o di una ragazza di diventare un artista, visto attraverso la reazione di tre tipologie di famiglia, con tutti i vizi e le poche virtù dei genitori nei confronti dei figli che decidono di voler seguire il proprio sogno. Far interpretare ai bambini personaggi e battute al di fuori della loro età è estremamente difficile e comporta tanta pazienza se si vogliono raggiungere risultati decenti ma, al tempo stesso, entusiasmante perché essi ti restituiscono la freschezza e la spontaneità di una parola non ancora completamente contaminata dal mondo dei grandi. Dico non ancora completamente perché si sa che oggi si passa dall’essere bambino all’essere adulto saltando la fase di mezzo. Noi speriamo sempre che quel fanciullino di pascoliana memoria rimanga presente in un cantuccio dell’anima di ognuno di loro, non come rimpianto ma come parte viva e presente per diventare degli adulti migliori di quelli che presentiamo, scherzando, in questo spettacolo.

Vittorio Bonaccorso