Note di regia
“Vedrà quando avrà cinquant’anni! … “ho cinquant’anni, ma non vedo niente!”
(aforisma di Erik Satie)
Quando il M° Pietro Cavalieri ci ha proposto questo progetto abbiamo accettato subito per tre motivi: il primo è l’affetto che ci lega a lui, nato dal tanto teatro che abbiamo fatto insieme per 17 anni per le innumerevoli produzioni al Piccolo di Catania; il secondo, l’estrema fiducia e stima che nutriamo per il suo lavoro. Pietro Cavalieri ha composto tutte le musiche originali del Piccolo e ha collaborato con la Compagnia G.o.D.o.T. in diverse produzioni: per esempio La casa di Bernarda Alba di Lorca e altre produzioni. Ha, inoltre, condotto per noi uno Stage sul Recitar Cantando. Allo stile inconfondibile e straordinario della sua musica, il M° Cavalieri unisce un senso innato per la teatralità che, a volte, fa delle sue composizioni le vere protagoniste della scena. Un’altra dote è presente nel suo lavoro: l’uso dell’ironia come elemento non frivolo ma, al contrario, di approfondimento, come fosse una lente d’ingrandimento che dona agli spettacoli un’aura di eleganza poetica. Il terzo motivo è il compositore su cui ci ha proposto di lavorare, cioè Erik Satie. Un autore che tutti conosciamo per quelle che sono le sue più celebri composizioni (una delle quali largamente utilizzata a teatro, nel cinema, in tv): le tre Gymnopédies e le sette Gnossiennes. A proposito di ironia, Satie fu uno dei più prolifici autori e precursori del ‘900 di “musiche umoristiche”.
Se è vero che ironia ed umorismo hanno diverse declinazioni, a seconda della sensibilità dell’autore (scrittore, compositore, ecc.) è pur vero che Satie riuscì – con le Suite umoristiche 1912/1915 – nell’intento di scandagliare quello che si cela in ciò che sta nel mezzo tra i due termini: lo humor, cioè in tutto quello che viene percepito come “una facezia detta con aria triste”.
Sports et Divertissements è un ciclo di 21 pezzi per pianoforte composto nel 1914 (all’alba tragica della 1^ Guerra Mondiale): 20 vignette musicali precedute da un corale, che raffigurano varie attività sportive e ricreative. Questa si differenzia dalle altre sue composizioni umoristiche perché fonde in sé tre discipline: la musica, il disegno e la prosa. Infatti ogni quadro musicale è accompagnato da una illustrazione di Charles Martin e da degli scritti che lo stesso musicista inserisce di suo pugno negli spartiti. Pare che l’editore Lucien Vogel diede l’incarico al grande Igor Stravinsky il quale non accettò perché la paga era troppo bassa. Quando fu proposto a Satie, in un primo momento, egli rifiutò perché considerava la paga “troppo alta”. Naturalmente fu un rifiuto “ironico” dettato dal suo carattere irriverente e anticonformista. Sports et divertissement in realtà è una critica molto sottile alla società dell’epoca la quale, davanti al baratro che stava spaccando in due il mondo, si dava al divertimento e allo spasso, nella “noia” di una borghesia sempre più asservita al potere. Infatti, l’opera è considerata come l’esaltazione della noia, intesa come disinteresse. Tante, troppe le similitudini con la società attuale. Questa produzione sarà anche l’occasione per ritornare ad un nostro vecchio amore: la pantomima. Infatti, verrà organizzato uno stage che punterà proprio sul movimento e che culminerà nella messa in scena dello spettacolo.
Vittorio Bonaccorso